quali ogni anno il 10 per 100 doveva entrare in Senato. Gii eletti avrebbero dovuto durare in carica tre anni con altrettanti di contumacia. Una commissione di cinque senatori dovea mettere in esecuzione il progetto entro un anno. Il Senato approvava la proposta del Doltìu con 119 voti contro Gl ; ma era ormai troppo tardi; il precipitoso svolgersi degli avvenimenti, ne rese impossibile l’attuazione. Questo atto restò, per altro, come un attestato di impotenza, e come una confessione dell’ errore dei patrizii, di non aver mai Aroluto riformare lo Stato. Perdonate, o Signori, se troppo a lungo mi sono indugiato intorno a questo periodo preparatorio, che secondo il mio sommesso parere, ha un grande valore, per spiegare il gran fatto della subitanea disparizione di uno degli stati più antichi, e benemeriti che abbiano mai esistito. Dopo le ultime commozioni del 1780, la politica veneziana mantenne, l’ordinario suo corso senza tumulti e senza discussioni. Venezia continuò le sue abitudini di gaja e chiassosa spensieratezza. Carnevale, teatri, festini, ridotto, furono le sue preoccupazioni.