421 anzi ne ho spezzate due ; e da mia parte basta, che Lei e il pubblico, devono essere stucchi, ristucchi. E mi abbia intanto con riconoscenza e stima. Venezia 1883. Dal giornale. La Venezia 28 Luglio 1883 : Il Tempo di iersera publicò uua lettera del co. Filippo Nani Mocenigo, che ci dispiace non avere spazio per riprodurre, in appoggio della proposta di cui la Venezia prese la iniziativa, e che la stampa locale ha pur- cordialmente sostenuta, degli stendardi cioè da surrogarsi agli attuali bandieroni, stendardi che dovrebbero portare nell’antica forma dei pennoni, il leeone andante di S. Marco in campo rosso, collo stemma del Leone a molleea in azzurro — I pennoni che sostituirebbero le tre sproporzionate e stonanti bandiere, fiaucheggierebbero quello nazionale. Siamo lieti di vedere dalla bella lettera del co. Nani Mocenigo, che già per sua proposta, questa questione era stata trattata sotto 1’ amministrazione del co. Donà, di eui iacea parte il co. Nani, che fu anzi della proposta stessa il Kelatore. Cadono così i timori esternati dal nostro egregio confratello, che a questa proposta fossero avversi i nobili, se fu dal co. Nani eh’essa ebbe risveglio, e sotto l’amministrazione retta dal Conte Donà Francesco.