292 tre udiva la messa del proprio Cappellano ad Udine nella sua cappella di S. Stefano, finita la messa essendo entrati alla sprovvista nella detta cappella certi dei più stretti di casa del Patriarca, armati con altri complici, avendo finto voler parlare col detto Federico, che era disarmato, a lui avvicinatisi, snudate le spade, lo uccisero. Dopo il fatto, gli assassini fuggirono dalla terra di Udine, e furono conservati senza offesa dal predetto Patriarca, non avendo esso mai fatta giustizia, nè menzione di farne. Così è narrato dalla Bolla di Papa Bonifacio IX, il primo Agosto 1401 anno undecimo del suo pontificato. Ma spettava a Tristano il figlio di Federico, il far giustizia. È tradizione che Àa vedova di Federico, Orsina d’Este, avesse conservate le vesti insanguinate del marito, e le spiegasse innanzi ai figli facendoli giurare di vendicare il padre. Nel 1394, Tristano alla sola età di 16 anni e mezzo, assieme a Nicolò Savorgnano e Guarnieri Favarotta da S. Daniele considerando, che la morte di Federico era avvenuta di consentimento, mandato e volontà del Patriarca, essendo esso per fama e per fatti, crudele feroce e pericoloso, per schivare la morte pur ad