465 renti che forzavano le giovani a monacarsi. Il Patriarca Federico Cornaro ne! 1633, potè far ravvedere la Tarabotti, tantoché nel 1043 essa scrisse in contrapposto all’ Inferno, il ^ Paradiso Monacale, che dedicò al Cornaro. / r ^ Nè mancò anche la Tarabotti di coni-porre una Satira a favore delle donne, dimo-strando esser le donne della stessa specie degli , „ . . . , » r • , Mp-i K+*th. uomini, e moriva riessa a Venezia nel looj.— Duopo è convenire che fino al quattrocento a A 2 X in Venezia, non troviamo donne che per eie- ^ t to/v* vatezza di coltura, sieno particolarmente note L ma restarono tutte letterariamente parlando, ' ^ nella più completa oscurità; cosi che si può affermare col Cecchetti, (1) che tino a quel- l** fìcA*-* l’epoca, non v’ha nessun cenno nè pregio, t ¿L della mente della donna/ A-h#tì—-paelae©-di Isotta Nogarola^ Veronese morta di 48 anni ■ / nel 1466, molto lodata dai più celebri letterati del suo tempo, e »he scrisse un dialogo in difesa del bel sesso,,' la prima donna celebre nelle lettere che riscontriamo a Venezia si è Cassandra Fedele, nata nel 1456 da Angelo Fedeli e da Barbara Leoni milanese, e morta nel 1558. ¿i - ^ , H - ( 1} Vita dei Veneziani nel 1300. Archivio Veneto.