Immeritatamente chiamato a reggere la Presidenza di questo Veneto Ateneo, sebbene riluttante ad accettare l’importante officio, cedendo alle preghiere di esimii colleghi, io mi presento a voi, conscio delle mie poche attitudini, non all’altezza certamente del carico affidatomi. Se rivolgo poi il pensiero alle illustri personalità che mi precedettero, tanto più mi avvedo della mia inferiorità, alla quale non basteranno a supplire la buona volontà e l’affetto verso questa istituzione quasi secolare, in cui fu chiamata ad esplicarsi l’attività intellettuale cittadina. Ad ogni modo ringrazio voi, o chiarissimi soci e colleglli, che voleste onorarmi del vostro suffragio, invocando il vostro cor-