144 dicendo, che nessuno di loro era savio, per la qual cosa i rivoltosi, vieppiù si adirarono. Nel giorno nove agosto, nobili e popolari armati, scesero in piazza guidati da Leonardo Gradenigo e Tito Yenier; andarono al palazzo del governo, e non avendovi potuto entrare per le porte che resistettero ai loro colpi, vi si introdussero per il tetto. Il duca Leonardo Dandolo, figlio del doge Andrea Dandolo, e i consiglieri, procuravano invano d’ acquetare il tumulto; la moltitudine era infuriata contro di loro, e il Tito Venier colla spada alla mano, gridava inverso al Dandolo : muori traditore. Andrea Corner dalla Ca Granda, Michiele, Falier ed altri, riuscirono a togliere dalle mani dei ribelli il Dandolo e i due consiglieri, e li diedero in privata custodia ad alcuni cittadini privati che se ne resero mallevadori. La rivolta si propagò per tutta l’Isola. Canea, Retimo, Sitia e tutti i castelli caddero in potere degli insorti. Vittor Pisani rettore della Canea, e Nicolò Polani furono carcerati, Tito Venier fu preposto alla Canea, e fu creato duca dell’ Isola, Marco Gradenigo il vecchio, con quattro consiglieri Francesco