195 a violare il trattato di pace, vigente fra il re e i Veneziani. Nè contento di ciò il Carrara, mandò i proprii sicari a Venezia perchè uccidessero i migliori cittadini della Repubblica che maggiore riputazione avevano sia nei consigli, o in altri luoghi. — Ma tale orrendo attentato fu sventato, e gli assassini presi, convinti e confessi furono impiccati fra le due colonne. 11 re d* Ungheria sebbene ancora fosse ambasciatore veneziano alla sua Corte, Pantalone Barbo, invase il Trivigiano, e seco uni contro i Veneziani, Alberto e Leopoldo d’Austria ai quali il Carrara consegnò Feltre e Belluno. Venezia si difese spedendo navi in Dalmazia, ma le sue truppe di terra sotto gli ordini di Taddeo Giustiniani furono sconfitte al Piave dai Padovani e dagli Ungheresi. Il Giustiniani con Geranio da Camino e Rizzolino degli Azzoni fatti prigionieri furono condotti per Padova poi in Ungheria. Gli Ungheri assieme ai Padovani vittoriosi progredirono fino a Vicenza e Bassano. Ma Pietro della Fontana Provveditore in campo pei Veneziani rilevò la fortuna di questi, strinse d’ assedio Padova, e mise in completa rotta gli Ungheresi, fa-