116 MEMORIE INTORNO A L. F. MARSILI Ascoli; poi a Fermo, Ancona, Pesaro, e il 17 a Faenza, lasciando ovunque istruzioni minute di lavori da fare e precauzioni da prendere, ai comandanti le piazze, ai Priori delle città, di tutto dando lunghe relazioni al Segretario di Stato, e contemporaneamente scrivendo ai vari Legati1 ciò che dovevano fare nelle singole legazioni. Dall’esame di tutta questa numerosa, e talora prolissa corrispondenza, appare una natura precisa e meticolosa, ma insieme pronta alla decisione, e una forte coscienza del proprio valore e della dignità dell'ufficio che, pur sotto le forme cerimoniose, non intende per nulla lasciarsi menomare nei propri diritti e fin nei riguardi. Arrivando in Romagna cominciava per il Marsili la parte più dura: a Roma aveva lavorato come un martire, ma, apprezzato, accarezzato dal Papa e dal Segretario di Stato, avea il compenso delle sue fatiche nel piacere stesso di pensare e creare un organismo nuovo, con la speranza, o l’illusione, di dargli vita. Ma ora cominciava la serie degli attriti e delle delusioni. Ben poco di quanto egli avea ordinato era fatto, molto neppure cominciato e dappertutto urtava contro gelosie, diffidenze, resistenze di Legati, di magistrati, sì che per vincerle egli doveva ricorrere alla superiore autorità di Roma. Di lì nuovi ritardi, mentre nell’esercito che si raccoglie non c’è disciplina, mancano i vestiti, le armi, gli ufficiali, e i pochi che ci sono si occupano di stipendi, di assegni, di foraggi gratis, lasciando la truppa nel più vergognoso abbandono. Il primo incidente l’ebbe col Legato Grimaldi per una sciocchezza di cerimoniale. Portatosi a visitarlo, il Legato gli fece dire di attenderlo: ma il Marsili, poiché lo si lasciava nell’anticamera fra gente di grado inferiore, rispose che il Papa non gli aveva ordinato di far anticamera, se ne andò, non consegnando neppure le lettere. Chiaramente egli avea in cuore l’umiliazione dell’ altro ricevimento del luglio e se ne vendicava : il Legato poi al momento di riceverlo si era preoccupato unica- 1 Mss. Marsili, voi. LXXII. Lettere del settembre.