200 MEMORIE INTORNO A L. F. MARSILI pili propria e non può avere il pensiero la rigidezza datagli dal Marsili; ma si rifletta per un momento che davanti a sè il Mar-sili non aveva che il trattato di Bovle « de fundo maris », la cui principale affermazione era che il fondo del mare presentava delle ineguaglianze. E più oltre parlando delle varie parti della costa dice che ce n’è una parte emersa e<ì un’altra sommersa, e che questa si può conoscere esaminando quella. Egli quindi fa delle due parti della terra un tutto e concepisce integralmente la terra e non accoglie nessuna teorica che ammetta linee dividitrici. Ma numerose altre osservazioni accumula che lo conducono a conclusioni interessanti: qui le tralasciamo, perchè oltrepasseremmo i limiti di questa rapida rassegna. Il Marsili, credo, è il primo a proporre e ad attuare misurazioni a varie profondità della temperatura delle acque marine, e nelle diverse stagioni; ed è il primo indubbiamente a concludere che senza alterazioni notevoli sia la temperatura del mare profondo e che perciò si debba considerare costante. La seconda parte è tutta dedicata a stabilire i caratteri dell’acqua del mare, colore e gusto, a fissare il grado di salinità, maggiore al fondo e minore superficialmente, a dividerla in profonda ed alla superficie. A questa seconda parte segue il fitto elenco di cifre dimostranti il modo di comportarsi dell’acqua del mare rispetto ai corpi che il Marsili fa agire su di essa, ma di questo non ci occuperemo per le ragioni dette sopra. I movimenti del mare sono esaminati nella terza parte, e sono esaminati con rapidità, in quanto che di essi ha tale esperienza da poter concludere senza soste. Le onde, le correnti e le maree — la stessa divisione dell’oceanografia moderna — le ha esaminate sul Bosforo, a Cassia e sull’Adriatico, quindi di «sse s’è impadronito in modo perfetto. Continue ed interrotte, superficiali e profonde: ecco come si possono supporre le correnti; ma infelice è negli esempi, perchè dà come correnti superficiali e continue le masse d’acqua, portate dai fiumi. Ma subito dopo si corregge e torna a parlare delle correnti, dando ad esse il significato che attribuiamo noi, e parla della corrente che dallo stretto di Gibilterra va verso l’Egitto e ritorna allo stretto di Gibilterra, parla delle correnti del Bosforo Tracio, da