240 MEMORIE INTORNO À L. F. MARSILI un legno che esprimeva il calendario delle feste mobili per uso di quei primi convertiti alla fede cattolica, e da me dall’istesso legno raccolta e mandata al mio gabinetto in Italia, quando serravo li passi della Transilvania.1 Il voi. 55, che contiene Manoscritti diversi fatti nel trattato della pace del 1691 sino al 1699 inclusive, ha a c. 292 una Mappa a colori della Moldavia, Transilvania, Servia, Bosnia, Sclavonia e Carabavialìlca. Il voi. 57, che contiene Manoscritti diversi toccanti lo studio naturale di operazioni militari del 1693 sino al 1699, ha : a c. 1-27 una Introduzione della linea geografica di commercio fra l’Asia ed Europa per l’Ongaria; a c. 31-34 una Introduzione della pastura dell’Europa ed Asia e della Monarchia Austriaca in Germania ; a c. 56-58 Memorie per il traffico ; a c. 65 Memoria della distanza de' paesi concorrenti al commercio tra l’Europa e l’Asia; a c. 142-159 Probabile ac Morale Tertium Expediens ac Moderameli Aulicum super stata Apaffy et Transylvania circa Apaffium ; a c. 390-391 Memorie per l’attacco dell’assedio di Temesvar. Il voi. 58, che contiene Diversi progetti di pace fra li due imperi Cesareo ed Ottomano et alleati cristiani ed il trattato di Carloioitz e varie lettere, ha 1 I caratteri di questo curioso monumento, dice il Frati (op. cit. pag. 52 n.), sono assai simili, ma non identici a quelli del Calendario in legno posseduto dal Museo Civico di Bologna, che fu illustrato da Luigi Frati, Di un Calendario runico della Pontificia Università di Bologna, Bologna 1841, pag. VI-109 in-4 e Vili tavole. Anche la forma materiale di questi due Calendari — l’uno (quello del Museo) in otto tavolette rettangolari di bosso, scolpite in ambo i lati ; l'altro (quello descritto qui dal Marsili) in forma di bastone a quattro faccie — esclude qualsiasi identificazione. Comunque giova rilevare l'interesse non comune del monumento descritto dal Marsili, il quale di ogni faccia del Calendario diede la trascrizione, la traslitterazione e l’interpretazione dei nomi dei Santi e delle festività religiose, in latino. Sembra però che il Calendario visto dal Mai-sili non fosse, come l’altro, figurato.