B. DUCATI - LA MARINERIA MUSULMANA 185 il rèis o timoniere (di solito il più anziano degli schiavi) per il pilotaggio (ufficiale di rotta). L’equipaggio di una galera zachalè comprendeva, oltre i tre ufficiali : 2 giami o trasmettitori ili comandi col fischietto; 20 marinai compreso il loro oda bashy’; 2 fabbricanti di remi; 2 calafati; 2 falegnami; 196 galeotti; 100 leventi; in tutto 327 uomini. Tutta la flotta prescritta dal Kanùn Namè, di 40 zachalè, 20 beilery’ e 6 maone, aveva un effettivo di 16.400 uomini, di cui 7.300 combattenti. Tale era la flotta normale, potremmo dire: in tempo di pace, dell’impero ottomano; naturalmente poi essa aumentava le navi e gli effettivi quando passava sul piede di guerra. Il Marsili, nella sua rapidissima esposizione, accenna come a lui sembrasse possibile il forzamento dello stretto dei Dardanelli per dei marinai arditi; e il suo pensiero doveva riferirsi a marinai italiani, poiché quel che osarono duecento quaranta anni dopo le nostre fragili torpediniere, non si sentì di farlo pochi anni appresso la numerosa e potentissima squadra inglese, fornita dei mezzi più ricchi e più moderni. Bruno Ducati