bi MEMORIE INTORNO A L. F. MAR8I1.1 Qiunto sul posto il Morsili insieme coirArciduca Giuseppe, visitò attentamente i trinceramenti eseguiti e rilevando »abito che Tentennone dei medesimi, non era proporzionata alla forza impiegata, opinò che bisognava concentrare, senza ulteriori indugi, tutti gli sforzi verno la trincea, nulla quale dovevano installarsi le batterie per l’appertura «Ielle brecce sui fronti dell’opera investita. Vinte tutte le resistenze incontrate per la sua ardita proposta e ottenuti rinforzi, potè, insieme col Colonnello Kekler, comandante dell’artiglieria, far costruire numerose batterie per quarantadue cannoni di grosso calibro e ventilile mortai nei trinceramenti ben protetti, dai quali gli fu consentito di aprire un fuoco insistente ed efficacemente direno sui fronti più vulnerabili della fortezza la quale, dopo quattro giorni, fu costretta ad arrendersi. • • • Ter questa nuova impresa del Marnili, nella quale risulta chiaramente la potenza delta sua Intuizione, cosi sul giudizio dell’operii del Va uba n, come degli inadeguati mezzi impiegati dal Principe di Haden per attaccarla, troviamo opportuno ricordare quanto il Marslli stesso opinava circa l’es«*nza della fortezza e dei mezzi per farla cadere, senza soverchie pentite Al Big. L I). C. 11. D. Qnincy 1 che gli aveva chiesto cosa ne pensasse sui metodi di fortificare le piazze suggeriti dal Vau-ban. metodi che in Germania si ritenevano non originali, ma copiati dallo Srheiter. il Marnili rispondeva « che Egli non era partitante del geoerale francese, specialmente nei riguardi del suo li* metodo, del quale esiste nn'applicazione nella fortezza di Laudan e aggiungeva che essa non era di grande resistenza. quando fosse stata attaccata come occorreva... ». la una lettera del Marsili diretta al canonico Trioni et li, dopo la presa di I-andau rosi Egli si esprime « la nuova fortificazione di Vauhan. famoso ingegnere francese, non è gran coaa e questo lo dica pure al Dott. Randelli maestro di forti- ■ Mtmottr* sur la vie del Mr le Coarte 4» MsrriJI 41 L t> C IL «V Vuixwy. ut |»rtie. fmg. 127 a».