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qualsia»! operazione o prattnlliMBlo affidalo anche ai propri funzionari di Odaci«. Il fallo adunque rhe il Marsili non alitila potalo, che rarr volte, applicate integralmente le ho«* proposte, «rbben«* at od la le, quasi «empre frettolosamente. aensa controllo « con dannosi ritardi, «piega come «la mancalo nel uno vatto repertorio l'affermazione di an metodo personale, tale •la richiamare l'autendone degli studiosi di arie militare di epoca moderna. Qè non toglie però che, ae qualcuno di ratti •1 fo**e applicalo qoalcbe tempo alla ricerca di dticumenti ori ginali nel voluminosissimo patrimonio tlegli «ludi e delle appli cationi mnltiformi lascialo dal Marnili, avrebbe trovalo nei riguardi dell'arte oaaidionale ae non an metodo vero e proprio d! fortificare • anche di aaardiare piane, cerio una «erie di !ntere»«anti propoate »oggeriie non nolo da norme allora in vigore, ma anche, e piò •pecialmente, ispirate alle condiaioni !• >|>ograflche «lei luoghi per an migliore adallamento, oltre che per una maggiore economia di «pena e di tempo.
   Noi, per altro, che abbiamo avaio occasione di consultare relazioni, memorie, progetti e grafici di opere di fortificazione, una parie delle qaali ri tu e» «a in luce nella presente mimo grafia, possiamo affermare, per quanto modestamente, che il Marsill. fu nel tuo tempo nn ingegnere militare di non dubbio valore e qaindi degno di appartenere alla eletta «cbiera di molti altri nottri ingegneri che lasciarono traccie indelebili delle loro opere in Italia e fuori.
Cien. Lonovirn Marimcli.i