212 MEMORIE INTORNO A L. F. MARSILI fonti fa sì che esse si mantengano nelle condizioni di volume primitive. Accanto a tentativi nuovi ecco il ripetersi d’un concetto che fa della natura un qualcosa di molto rigido e di punto variabile. E poi, come se questo suo tentativo di far servire le osservazioni e le esperienze a provare una dottrina vecchia non ci fosse stato, eccolo di nuovo misurare la temperatura delle acque del lago e stabilire confronti e far paragoni e tirar conclusioni in conformità piena ai dati raccolti e constatati. I venti, che hanno come campo d’azione il lago di Garda, sono considerati nel quinto capitolo, ed una carta riassume benissimo tutta questa non facile materia, e mostra dove appaiono le varie correnti atmosferiche che prevalgono nei diversi luoghi, sulle rive e nel mezzo. II Marsili logicamente prima di trattare dei movimenti delle acque, considera i venti, perchè questi influiscono e non poco su quelli, anzi alcuni movimenti sono determinati dai venti. Il giuoco delle varie correnti atmosferiche è ben descritto in questo capitolo, e ben poco forse è da aggiungere oggi a quel che ci riferisce il Marsili. Il buon libro del Malfer 1 ha servito ottimamente nel commento che io ho fatto alla monografìa marai-liana, e da esso ho tratto spiegazioni non poche di fenomeni accennati e descritti dal Marsili. L’ultimo capitolo contiene una trattazione dei moti diversi delle acque, ed è forse quello che più contiene osservazioni originali e che rende la monografìa del tutto nuova. Quante distinzioni fa dei moti delle acque! Poiché il lago è una mole liquida che tende a spostarsi per la più semplice delle cause, così non deve apparir strano che un elenco di tali effetti sia numeroso. Ed ai moti costanti fa seguire gli incostanti, generati dalla varietà dei venti, e qui mescola idee, per cui la scienza gli deve riconoscenza, a risurrezioni o continuazioni di credenze che non avevano che l'appoggio di qualche buon nome, ma che la esperienza non confermava affatto. Interessanti sono le sue osservazioni circa gli effetti di certi movimenti: questi determinano dei contro moti che sono più ce- 1 Floreste Malfer - Il Benaco - Parte I e II - Oro-idrografia ed ittiologia. Verona, 1927.