A. BALDACCI - I FONDAMENTI BOTANICI ECC. 293 il caso « tipico » del Typhoideus Fungus di Malta) riguardo al quale « dubitali possit, an illa subrotunda corpuscula quae in campaniformis plantulae centro reperiuntur, sint vera semina ». Il Lancisi è tutt’altro che felice perchè il Typhoideus Furigli 8, o Fungo maltese, non ha nulla a vedere con i funghi, essendo una fanerogama (il poligamo Cynomorium ooccineum di Linneo 1 della famiglia delle Balanophoracee), ossia il Fungus Ty-phoides coccinella Melitenais di Boccone2 che il botanico siciliano aveva preso e divulgato egli stesso per un fungo, nominandolo in tal guisa per la forma che ricorda quella della Typha. È naturale che in una fanerogama si vedessero i semi! Dunque, per quei tempi e per il Lancisi, non v’era che il « fungo » di Boccone del quale si potesse ammettere che avesse i semi. 3 Distrutta così con l’esempio del fungo di Malta la credenza dei sostenitori dei semi nei funghi, il Lancisi affronta la questione dei « suboscura, et tenuissima corpora quae in fungo-rum rimulis delitescunt », i quali sono per lui « insectorum ovula, ac feces », perchè « ad fungos generandos seminibus non est opus » e « fungi ex muli Amo procreantur ». In sostanza i funghi sotto un certo aspetto si possono para- 1 Amoenitates Academicae, IV, Dissert. 65 (cum icone). Linneo conservo il nome generico elei Micheli, aggiungendovi quello specifico. Le figure di Linneo non sono altro che la riproduzione di quelle del Micheli. 2 lconfa et descriptioncs rariorum plantarum etc., 1674, pag. 80-82 (cum icone, tab. 43). Il Micheli (in Nova plani, genera, pag. 17, tab. 12) aveva già riconosciuto la pianta (da Ini nominata Cynomorium piirpu-reum officina rum) per una fanerogama parassita e fu il primo a disegnarne i fiori maschili e femminili e dargli il nome generico di Cynomorium (1729), riportandone la descrizione esattissima, la sinonimia, la distribuzione geografica, l’epoca di fioritura e di fruttificazione ecc. 3 Bonamicus Joh. Franc. : Brevi» notitia plantarum quae in Melitae et Oaulos insù li s observantur (Ms. del 1670 citato dal Sommier e dal Oa-ruana Gatto in Flora melitenais nova, Firenze, 1915) descrive questa pianta col nome Fucus spieatus coccineus melitenais, pianta singulari» et rarissima nunc primum euriosis e vulgata, ma essa si trova già menzionata nel 1647 dal Commendatore dell’Ordine di Malta Abela nella sua « Descrizione di Malta ecc. ».