192 MEMORIE INTORNO A L. F. MARSILI relazione che presentò al suo maestro Geminiano Montanari. Sfortunatamente, mentre delle lettere dirette al Marsili quasi nessuna ci manca, chè è stato un conservatore preciso di tutto cò che lo riguardava, di quelle da lui mandate ad altri solo di tratto in tratto si ha copia. Nelle sue memorie, che ci restano, egli fa cenno di questo suo viaggio e dice che fece osservazioni sulle «proprietà » della Grotta del Cane, e che raccolse minerali di zolfo, esaminati poi con cura nel suo albergo. NulPaltro sappiamo del suo soggiorno a Napoli o nei dintorni, ma negli scritti posteriori — posteriori di oltre 30 anni — ci sono parole le quali ci autorizzano a supporre che da questa prima gita di curiosità scientifica sia nato il desiderio, che avrà poi manifestazoni parecchie, di indagare quale sia il comportamento degli strati solfiferi in Italia. Di qui hanno origine ed i suoi esami delle miniere di zolfo delle Romagne,1 e le osservazioni fatte nella sua relazione della gita al Cimone: di qui forse deriva la sua scoperta sulFandamento di tali strati e sulla zona gessoso-solfifera dell’Emilia, della Romagna e delle Marche. LT Italia — è questo il succo del suo ragionamento — ha dello zolfo in più d’un luogo, dalle Romagne alla Sicilia: è casuale e senz’ordine questa distribuzione di minerale, oppure no? Ammesso che abbia un ritmo lo zolfo nella sua larga dispersione per l’Italia, quale esso è? E siccome lo zolfo e il gesso si trovano vicini, che rapporto c’è fra l’uno e l’altro? Nelle poche pagine che più tardi (1715) scrisse sulla gita al Cimone, 2 il Marsili tenta di fissare come lo zolfo si comporta co’ suoi strati nel versante tirrenico e nel versante adriatico, collega le miniere della valle del Savio e quelle di lontane parti d’Italia, e, sebbene con un linguaggio ancora vago, chè l’esplo- 1 Tutto il AIs. 88, lettera E, è pieno di opuscoli riguardanti il gesso e lo zolfo da Meldola a Sarsina. Si vedano le carte della lettera D dello stesso manoscritto, che contengono la narrazione della gita al Cimone. 2 M. Longhena - L. F. Marsili sull'Appennino modenese e sul Cimone. « Archiginnasio », 1929, fase. 1-3.