B. REGGIANI • LA RIABILITAZIONE MILITARE 7& »•ac h. E noi sappiamo quali effetti possano fare in un inferiore certe frani acritte officiosamente «la |iersona che sia altolocata.... In data 24 ottobre 1703 il principe Eugenio «crivera: « Per risposta alla gradita lettera di V. E. in data 12 hujUu mi riferisco alla rTprditio* già mandatale di poi, con la quale i «tata affiliala a V. E. la Committio» circa la frettolosa rtu di Breisach, e quindi L'avverto ancora officiosamente che in quella •a^uùrstio» Ella voglia procedere con tutto rigore senza il mi nimo reyard; perocché «e dovesse risultare che nella mentovata defrnur, e perciò anche nella aollecita rena, le cose non fossero procedute regolarmente, in tale caao è assolutamente necessario che «ia »tatuilo un ettmpeL «e però risultasse che tanto il comandante quanto tutto il reato della guarnigione avessero fatto il loro dovere e che per avventura non entrale nel fatto una segreta incomcmiem, allora è giunto che ad e**i rimanga intatto l’onore». (Archivio di guerra « Kom. Imp. e Paesi Ha« ai > 170.3. X. 42». In data 5 dicembre 1703 il principe ancora scriveva al barone di ThOngen: < Le dirò che purtroppo è da deplorare il rove*cio toccato al noatro »«coir» avviato a Landau e che in «eguito a ciò quella fortezza siasi perduta e abbia poi dovuto arrendersi al nemico.... Il comandante di della Landau, per quanto «i può giudicare dalla drfemaion. ha fatto il dover suo e ha mostralo ciò che avrebbe dovalo easere fatto a Breisacb. Quindi è sommamente necessario che si proceda alla imqmUitiom di questo caao e nella iatilOBione del relativo processo. V. E. senta qualsiasi rrgord proceda con tatto rigore conforme alle leggi di guerra, attesoché deve una buona volta essere «tatuilo un errmprt; affinchè nelle armate imperiali non abbiaoo piò oltre a prevalere la negligrm e pusillanimità, pur tacendo dell’altro sospetto ancora che in quella resa di Breisacb le rotr non siano procedale lealmente, di che ai dubita assai ». (Archivio di guerra, < Roma Imp.. e Paesi Bassi >. 1703, XII. 4L Infine nella terza lettera spedila da Presburgo il 27 dicembre 1703, U principe Eugenio ancora insiate nel «enso sopra detto e aggiunge: