L. SIMEONI - LA DIFESA DELLO STATO PONTIFICIO 1708-9 129 un soccorso francese al Papa. Di più gli alleati all’Aia avevano fatto il viso dell’arari a questa mossa imperiale che minacciava di distogliere truppe imperiali dallo scacchiere per loro più delicato delle Fiandre, per mettere a posto i pappagalli.1 L’ordine imperiale al Daun di lasciare il Piemonte per portarsi nel Ferrarese, è del 29 agosto, e l’ordine venne rinnovato al Daun il 26 settembre in forma assoluta. Bisognava marciare su Roma, mettere alla raison la Corte Romana, far vivere le truppe sul paese, punire esemplarmente i malintenzionati ecc.2 Come si vede non furono, come molti credevano, gli atti di ostilità avvenuti nel Ferrarese a provocare l’invasione, perchè la marcia era già decisa, essi offrirono solo un comodo pretesto. I principali di questi atti di cui le due parti si palleggiavano la responsabilità e le atrocità erano questi: ai primi di settembre quattro corazzieri e una cornetta che accompagnavano dei foraggiatori erano stati uccisi dai contadini a Longastrino e il card Casoni avea, a ragione, rifiutato di dar soddisfazione: c’era l’ordine del Papa di resistere con le armi! Il card. Gualtieri avea organizzato una spedizione su Argenta il 16 settembre, e 30 uomini e un capitano erano stati uccisi; tanto che il Konigsegg si era ritirato con la cavalleria sul Finalese. Ma per rappresaglia il 26 settembre una banda di 300 tedeschi a S. Agostino presso Castelfranco che voleva del foraggio, aperse il fuoco improvvisamente sui pontificii ammazzandone o ferendone circa cinquanta. 3 A sua volta il Bonneval, ricevuti rinforzi dal mare con tolleranza di Venezia, (perchè a Ponte Lagoscuro due barche armate di artiglieria avevano catturato quattro barche cariche di munizioni per Comacchio) si era vendicato piombando su Longastrino, dove avea fucilato parecchi villani ar- 1 Cosi, secondo il Lamberti (V, 89), si chiamavano all’Aia i soldati del Papa, amico di Francia. 2 Campagne del Principe Eugenio, X, 196. 197. 3 li Legato riferisce (lett. del 26 sett.) che i soldati erano fuggiti come lepri. A sua volta il Segretario Card. Paolucci dice che il Papa si stupisce (6 ott.) sentendo che i soldati avevano ordine di non sparare, il che è contro la sua mente di difendersi. Arch Vaticano Bologna, voli. cit. io