M. LONGHENA - L. F. MARSILI GEOGRAFO 215 senta, ma un problema agricolo, politico che si vuol risolvere. È l’utilizzazione, o meglio il tentativo di utilizzare tutto ciò che è utilizzabile, nel miglore dei modi e con più lieve sforzo. Il Marsili ci appare perciò sotto una nuova luce; è quello che si preoccupa anche delle folle lontane che la sorte costringe a vivere in luoghi ingrati e quasi sterili, e pensa ad esse e vuole che pur qualcosa si faccia per strapparle alla miseria. Un altro scopo poi s’aggiunge a quelli indicati fino a qui, e tale scopo è pure esposto: dal Marsili si vuole con questa storia della palude iniziare una descrizione intera del Bolognese, piano, collinoso e montuoso, descrizione a cui ha posto mano e che se non riuscirà a compiere, spera che qualcuno dell’istituto voglia condurre a termine, poiché il distretto, ricco di molti prodotti naturali, merita di essere illustrato. In un altro fascicoletto appartenente allo stesso manoscritto, ritorna su questi concetti su cui s’è fermato prima, ma più d’ogni altra cosa insiste sulla parte che in questi fenomeni ha avuto la negligenza o la mala volontà degli uomini, ai quali si devono far risalire le tristi condizioni di larghe plaghe di campagna. La organica struttura della terra Chi scorra le pagine stampate o i fogli manoscritti del Mar-sigli, tratto tratto, mentre altro argomento viene esaminato e discusso, trova che egli ha nell’animo un altro problema assai più importante e grandioso, e che appunto per risolvere questo, tratta degli altri argomenti. Il problema è quello dell’ «organica struttura della terra ». Che cosa intende con queste parole? Qual’è il vero concetto che dobbiamo vedere sotto le parole un po’ vaghe? Il Marsili ha delle concezioni geografiche e geologiche che si potrebbero qualificare come cartesiane: egli concepisce la terra come un tutto perfetto, come un qualche cosa che Dio ha voluto fosse armonico in tutte le sue parti, e che gli uomini hanno cercato in tutti i modi di disarmonizzare e di alterare, di modificare assai e di variare. Quindi, stando così le cose, nel Mar-