100 MEMORIE INTORNO A L. F. MARSILI st&ssi Veneziani; e lui solo, che era il meno armato, tentò una resistenza che prolungò sino all’estremo, e, come vedremo, non fu del tutto inefficace.1 D’altra parte a torto si vede la condotta bellicosa di Clemente XI e l’opera del Marsili in una luce quasi di ridicolo e la si giudica con quel senso di compatimento con cui, a torto o a ragione, è stato sempre considerato l’esercito papalino, quasi che l’impresa del Marsili preluda a quella, ben più disastrosa, del Colli nel 1797, così messa in ridicolo, anche troppo, dal Leopardi. Quando il papa decideva nel giugno di armarsi e incaricava del comando il Marsili, la sua condotta non era affatto così leggera e temeraria come può parere a noi, e tale non la considerarono punto gli alleati: anzi gli storici militari austriaci mostrano con ricchezza di particolari (pianto debole fosse la loro situazione militare in Italia e come se lo sforzo papale fosse stato veramente assecondato da Francia e Spagna, come avevano promesso, avrebbe potuto avere conseguenze gravissime : ed anche senza questi aiuti esso non fu senza qualche effetto sulla situazione papale e sullo svolgimento generale della guerra. Napoli era in una condizione pericolosa : pochi soldati, mal pagati, diminuiti dalle numerose diserzioni : il Viceré Grimani e il comandante spagnuolo in disaccordo col comandante austriaco, il clero e le nobiltà ostili, e incombente la minaccia di un attacco dalla Sicilia. Nell’alta Italia le forze erano appena sufficienti per le operazioni in Piemonte. Se veramente la Francia, con un semplice attacco diversivo sulle Alpi, avesse impegnate le truppe del Piemonte e la Spagna avesse coordinato un attacco su Napoli con un’avanzata di truppe papali, dopo assicurata la linea difensiva nel Bolognese e Ferrarese, Napoli poteva esser rioccupata.2 1 Campagne del Principe Eugenio, X, 23. « Sino a che 11 Papa non si fosse piegato davanti alle Insegne di Casa d’Austria. Giuseppe I non sarebbe Stato pienamente Signore in Italia ». 2 Campagne del Principe Eugenio, X, 143, 148, 192.