L. SIMEONI - LA DIFESA DELLO STATO PONTIFICIO 1708-9 137 quindi un vero trionfo imperiale, e neppure in certo senso una grande umiliazione papale, quale amavano figurarsela a Versailles e si è tramandata volontieri nella tradizione antipapale anche fra noi, quasi non si trattasse di una prepotenza straniera su terre italiane, su un Principe italiano, e in nome di antiche pretese che, realizzate, avrebbero profondamente aggravato la vita politica italiana. * * * L’opera militare del Marsili ebbe qualche efficacia sulle trattative e contribuì alla remissività imperiale? Credo che si possa rispondere, senza esitazione, affermativamente, non in quanto l’esercito improvvisato dal Marsili rappresentasse un ostacolo veramente serio per le truppe del Daun, se avessero voluto risolutamente avanzare, ma perchè esso col ritardarne la marcia, col costringerlo a distaccare forze per bloccare le fortezze che resistevano, col concentrarsi nei passaggi obbligati, rendeva la impresa ben più lunga e grave di quello che gli alleati potessero tollerare. Non era all’animo del pio imperatore d’Asburgo che ripugnava il far violenza al Papa e l’arrivare all’estremità di una marcia su Roma che ricordasse i fasti di Carlo V, ma bensì ai calcoli dei suoi alleati e finanziatori protestanti, che non volevano sentir parlare di una nuova guerra in Italia, di ostacoli alla pronta conclusione della guerra e perciò di violenze al Papa che, seguite magari da scomuniche, creassero nei paesi cattolici una ripresa di simpatie per la Francia. Ora chi impedì la rapida e facile avanzata su Roma — che se breve non sarebbe spiaciuta ai due Stati protestanti — fu appunto l’opera del Marsili che non sognò mai di dare battaglie, ma mirò senza fanfaronate e spavalderie, a creare un’azione militare di difesa, che acquistasse valore dal suo rapporto con la situazione generale. Non doveva essere possibile la incursione di poche migliaia di cavalieri sino alle porte di Roma, come nell’eroicomica guerra di Castro; e perciò con una pronta ritirata, che poteva apparire anche ridicola, bisognava salvare al Papa le poche truppe buone per occupare i passi degli Appennini, ostacolare la marcia, e concentrarsi davanti a Roma. Questo il Marsili