330 MEMORIE INTORNO A L. F. MARSILI (Idoli Egizi, 4 memorie), n. 29 (in Miscellanea, 1“ memoria dal titolo Fragmenta antiquitatum variarum etc. ad opus Danubiane inserventium), n. 101 (Miscellanea antiquitatum variarum, v. I, quattro memorie), n. 102 (id., v. II, cinque memorie; nella quarta è compresa la sopra citata lettera sul ponte di Traiano a B. De Montfaucon). Negli altri fondi della Biblioteca: ms. 1043: Dissertazione sopra la Tavola Annonaria che è nella stamperia bolognese di 8. Tommaso d’Aquino, la cui interpretazione si fa coU’aiuto d’altri fragmenti antichi configurati e dalla quale si prende occasione di ragionare dell'annona civile e militare, scritta dal conte Luigi Ferdinando Mar sili. Questa memoria si trova riprodotta nell’opera del De Limiers, a p. 228 e segg., col titolo Mémoire sur un marbre antique trouvé à Rome, que l’on croît être un voeu consacré à Cerès. Ma il generale Marsili fu anche raccoglitore di anticaglie, non per sè, ma per costituire nel suo Istituto delle Scienze e delle Arti in Bologna un gabinetto di Antichità. È naturale che il suolo di Roma e delle sue vicinanze abbia fornito al Marsili la maggior parte di questi documenti archeologici. Otto volte nella sua vita fu il Marsili a Roma, ma, lasciando da parte le dimore in Roma nel 1677, dopo la morte della madre, quando era diciannovenne, nel 1680 e nel 1681, dopo la morte del padre, quando era tra i frequentatori della corte di Cristina di Svezia, nel 1688 quando ebbe per due volte dall'imperatore Leopoldo I incarichi diplomatici di grande fiducia presso il pontefice Innocenzo XI, nel 1708 quando fu nel giugno a Roma fugacemente per assumere dalle mani di Clemente XI il comando delle soldatesche pontificie contro gl’imperiali, si può asserire che solo nelle tre ultime dimore a Roma, nel 1711 per agevolare la nascita dell’istituto, negli anni dal 1713 al 1715, in cui il Marsili visse nell’ambiente papale protetto e ben voluto da Clemente XI, e nel 1724, quando il generale si recò presso Innocenzo XIII, il grande scienziato e guerriero bolognese raccolse antichità di vario genere. Fu anzi nel 1714 che il Marsili si occupò in Roma della situazione esatta della etrusca città di Yeio, la nemica implacabile di Roma, che da parecchi dotti era collocata a Civita