A. BALDACCI ■ I FONDAMENTI BOTANICI ECC. 299 ova di insetti; oltre che fra quelle rughe delle ombrelle erano attaccate dal glutine de’ medesimi insetti, senza veruna organica struttura di connessione.... « Sin d’allora m’ espressi con mie lettere al medesimo Sig. R. Can. Trionfetti, che non era possibile di mantenere l’assunto presosi da alcuni, che il fongo nascesse di seme ammaestrando in ciò le tante mie diligenze praticate e tentate per iscoprirlo e che nelle selve della Croazia avevo incontrato un’altra oscurità nella storia della natura toccante le diversità de’ muschi crescenti e ne’ legni lavorati e nelle calvaria degli appiccati, già da molto tempo pendenti dal patibolo senza che in essi pure avessi ritrovati i semi, tanto nella primavera che nella state, autunno ed inverno e delle diverse spezie di questi ne feci una raccolta che al medesimo pure spedii coi rami scolpiti da celebre artefice per pubblicarne la dissertazione ». In questa lettera al Lancisi nella quale disdice se stesso (e fa vedere con l’incongruenza dei tempi l’eterno dubbio (che, ripeto, serpeggiava fra gli studiosi d’allora ad ammettere apertamente gli organi riproduttivi nei funghi) continua parlando del Vischio e dei tentativi da lui fatti per riprodurlo. La riproduzione nei muschi e nel vischio è pure il suo punto fisso, come nei funghi. « Ne’ muschi lignei massime sino a quest’ora per li semi resto all’oscuro ». Dunque, « massime per i muschi » egli restava all’oscuro. Ciò che significa come diversamente la pensasse — e già il fatto è altrove ammesso — riguardo alla riproduzione nei funghi. Ma poiché egli aveva grande opinione per il Lancisi conclude : « Toccherà a lei ad esaminarla meglio (la relazione) con autorità da maestro, con amore di amico e con quel-l’obbligo dirò così che l’adempirebbe il nostro Mons.r Marcello Malpighi se fosse in vita, giacché ella si gloria e con ragione di seguitare il di lui metodo per questi nobili ed innocenti studi ». Troppa grazia, sant’Antonio, quest’unto al Lancisi, sì da ammetterlo alla stregua del Malpighi ! Ed è strano, comunque, che non appaia mai in queste osservazioni il nome del Micheli, il quale pure lavorava con molta serietà intorno allo stesso argomento.