Capo VI. 191 suspensionis irretitus, qua? de jure communi non reperirai', teste Monaldo, Con. 58, lib. p.° 7Slje-que hac considerabilis &c. Se Constitutionibus Sy-nodalibus Patriarchalibus in ultima Synodo Diocesana reductfs per viam juris comunis per D. V. Il:1” & R:m absolutis & dispensatis omnibus & sin-gulis a censuris & irregularitate occasione di&a-rum Constitutionum , bumiliter petit Se instetit, | se adversum diftam inhibitionem, seu quodeum- Ique decretum reponi, cum hucusque ob reveren-tiam paruerit, & semper sit paratissimus obedire reverenter mandatis D. V. II. & R. quam Deus &c. " 734) Il Patriarca Gianfrancesco Morosxni fu e-letto li 3 Aprile 1644, per la rinunzia del Pa--marcato fatta dal Card. Fedèrigo Corner, e il Suardo fu Vicario Patriarcale nel 1646, come nota il Cornaro. Per ciò questa supplica debbe I essere posteriore all’anno 1646. E veramente nel lib. Ricever! del SS:° si trova : 1648, Ho ricevuto io 7*. Antonio Tantoso Sagrestan Curato in S. Cassan il livello &c. Parimenti egli debbe aver rinunziato alla Parrocchia di S. Maria di Paderno prima del 1644, in cui rinunziò il Corner, e dopo il 1632, in cui fu eletto, 735) Quelle parole, tur am animmtm exercui t de licentia pariter plebani ipsiui Ecclesia nuper defuncti , non si possono riferire ai Pecini anteces-sor del Pantoso, tanto più che dalla testimonianza del Baggio, Cat. II, 19, nel tempo della sede vacante per pendenza della lite sappiamo espressamente , che lo Scala fu solo confessore nella nostra Chiesa > nè certamente il Pantose in quelle