Capo VI. i S f Debbo nppresentaie le giuste cause di diffiderà* 23 , che io tengo nelli due Consultori Ecclesiasti* ci, che sono in Venezia, acciò ad essi non vengano comesse le informazióni ; poiché l’uno sarebbe l’organo e la voce dell’ altro, col quale molto tempo fa si sono principiate le pratiche, comunicati i pensieri , e consigliato il maneggio di questo affare ; l’altro poi i il primo degli interessati , e capi de’malcontenti, anzi il primario direttore e instigatore degli altri, è quel medesimo , che in onta mia li giorni passati ha permes-* so , anzi comandato nella sua Chiesa di S.Giovanni Decollato la celebrazione della S. Messa ad uri Sacerdote processato , e sospeso di mio ordine dal celebrare, che obbediente alla giustizia se ne aste^ neva , e tuttavia continuerebbe nell’obbedire, mentre dal suddetto non fosse stato indotto alla celebrazione , come egli medesimo ha spontaneamente confessato nel suo costituto ; ed è questo stesso, che in tutte le occasioni degli interessi del Patriarcato , si è dimostrato acerrimo impugnatore delle prerogative , e preminenze di questa Dignità , contro la quale particolarmente in altra occasione ben nota a V. S. con dottrine poco sane, e con esempj improprj, mendicati sino da’Patriarchi dell’ Indie , ha procurato di adombrare quella verità, che per tutti i secoli è stata conosciuta e praticata da tutto il Cristianesimo} non ad altro oggetto, che per deprimere ed avvilire questa Dignità Patriarcale > che pur è propria dell’ EE. VV. e principal decoro , splendore ed ornamento di questo felicissimo Dominio. Il tutto sottopongo alle pesatissime e supreme L 3 deli:*