Capo VT. u cliníterl e portici di cadaveri , i quali rendevano intollerabile odore , fu necessario mandare i corpÉ morti a S. Marco Boccalame e a S. Erasmo . Il Zancaruòl nòta , che 1’ acqua del canal maggiore restò assorbita , e vi si vedeva tutto il fondo . .Tanta fu la strage, che nel 1348, 30 Marzo, come hassi nel libro Spiritus pag. 34. t■ emanò que- - sto decreto : Ouod proptcr infeitionem terra failam j causa extremi morbi seti peflilentia, & ut terra refi aure tur , eligantw tres Travisarcs ad faciendas provisiones pro salute terra, qui fuerunt S.r T$_¿colaus .1 Venerio , S.r Mdrcus Onerino S' Taulus Bellegno . $ E perchè tanti erano morti , che camminando da ! Cannareggio a Caflello non s’ inconnrauano dieci per-| sone, come scrivono i Cronisti, a dì 30 Giugno, per popolare il paese furono eletti Martin Loredan * Benetto da Molin super faffo proriiittendi immu-nitatem, libertatem & franchitiam venienti bus habitare terram tiofìrani. Il vedere nel seguente anno 1348 altro Rettore della nostra Chiesa , mi fece credere che questo Vettor morisse di pestilenza . Altra conghìettura da me si produrrà più sotto.. §. XI. Odori cus de Bruttis. 1348. ’ 438) Il celebre D. Nicolò Coletti nei suoi Monumenti della Chiesa di S. Moisè, pag. 1x9, avendo notato , che il Piovano di quella Parrocchia Amizo tenne la Sede per anni 37 circa , cioè dal 13 21 almeno fino al 1358, soggiugne : Ejus tenitore floruit in Ecclesia noflra Odoricus Brutus , sju f'e Brutis, presbyter , notarius, & aula Ducalis can-ellarius, quem anno 1348 S. Cassi ani par osci a prt* £ 3 fúis- ’