/ Capo VI. 107 Indicanti mezz’ora, già abbiamo fatta menzione l, «09. Nel 1300, e 1313, abbiamo qliest’altro Decreto dai lib. Tresbyter, ove si ordina : Quod quan-documque fuerit congregatimi majus Concilium poli prandium, di Bum Concilium non possit durare ultra Campanam Marangonam. 605) E’ veramente difficile produr una giusta etimologia di questo nome. Se v’ha chi la voglia appellata dal luogo ove forse dapprima sono state fuse le massime campane, egli potrà sostenere la sua sentenza o con Marantium antica terra della Toscana nel territorio di Volterra , o coll’altrO Marantium della Gallia nel Poitiers. Certamente 1’ uso delle grossissime Campane non è gran fatto antico , perchè come osserva 1’ Hoffmann , nel 610 Lupo Vescovo Aurelianense sonando in classicumy noi diremmo a doppio, spaventò in guisa i soldati di Clotario , i quali assediavano la città de’ Se-noni, che tutti precipitosamente fuggirono. Dovevano per ciò quelle Campane essere vastissime , ma non altrove usate. Io sarei inclinato a credere, che quel nome sia viziato dall’antico maccian-gheronacioè massima , grandissima come oggidì ancora diciamo maccianghero, e nel dialetto nostro malango > e quel che più è da ridere, appelliamo ¡ grossi fighi primaticcj Fighi della, madonna , in vece di macciangheri . Così fra noi si trasformano ì Vocaboli, come ancora diciamo Marangoni in vece di managoni, dalle voci manus, e ago. Sebbene però la Campana maggiore non si voglia detta ÈMeirangona dai marangoni , pure ella serve ancora Idi norma a varie sorte di maestranze , e per ciò Ila sera non suonasi in S. Marco nei giorni di festa.