C a f o VI. 37 y chds vini , & duodecimi grossos parvorum : perche prxfatus D. Tlebanus diñas duas zucbas vini , & duodccim grossos parvorum ab anno Domini 1389 usque in hodiernum diem cessavit dare. Fu dunque Il Tedullini Piovano di S. Martino almeno dal 1389 fino oltra li 9 Marzo 1398, quando si fece quella sentenza. Come dunque s’appella egli il Zigar-ydi nei Rogiti suoi del 1392, 1393, Piovano diS. Martino? Non havvi errore nella Data della sentenza che è scritta , non espressa con cifre, e con-! viene benissimo coll’ Ind. Vi. Poteva egli esserlo nel 1399? Ma oltre ciò che osserveremo nel seguente Piovano, tra il Tedullini posto dal Corner IV, 334, sotto l’anno 1398, e P. Fantino diLo-irenzo da lui medesimo posto sotto l’ anno 1400, non vi si vede altro Piovana in S. Martino. 457. b) Io per me francamente asserisco, che il .Zigardo non fu giammai Parroco di S. Martino \ ma che per errore nei monumenti del 1392, e 1393, siasi letto Tlebanus in vece di Tresbyter , equivoco facile per la maniera abbreviata di scrivere nei Rogiti: equivoco, il quale non può certamente aver luogo nè sospetto in quelle Carte , nelle quali egli si appella di S. Cassiano , perchè della nostra Chiesa egli non mai fu prete . Senti la difficoltà il Corner , e quindi sebbene ponga il Zigardo Piovan in S. Martino nel 1391, tuttavia nel 1398 pone il Tedullini, e niun altro nel 1399, sebbene avrebbe dovuto porre iterato il Zigardo . Ma se veramente nel 1399 egli era Piovano di S. Martino , convien dire che esso allora non avesse più l’amministrazione della Chiesa di S. Cassiano. -Pico l’amministrazione , perchè forse egli non fu C 3 più