Capo VI. 9 5' furato , e stabilì una casa presso S. Antonio di Castello. Nel 15:15 > 12, Luglio , essendo già liberata la città , si pagò il Cappellano , e fu licenziato. MSS. S. T. FUI, pag. 11. Il Cappellano eletto era P. Giovanni di Domenico , cui si davano Due. 36 all’anno di onorario. Alcuni Piovani negligentarono pagare la loro quota, gli altri non vollero più a lungo sottostare senza bisogno a quel peso . Erano questi in tutti quinded , e tra questi il Piovan di S. Cassiano . Radunatisi per tanto nel giorno anzidetto in S. Silvestro, ne fecero rogar l’Atto, che leggesi nel Corner Con-’ greg. pag. 108. I576) Altrove vedemmo Piovani, i quali furono eletti a condizione, che assistessero ancora agli ap- ' pestati > ed abbiamo veduto minacciato il bando dal Principe , e la privazione del benefizio dai Prelati a simil razza di Pastori introdotti nella greggia del Signore o dall’ interesse, o dalla vanità . Ma egli è poi impercettibile , come un solo Cappellano stanziato in S. Antonio di Castello parte più rimota della città j potesse amministrare la confessione, Comunione, e Unzion estrema , e visitare gli ammalati di morbo pestilenziale dell’ uno e -dell’ altro sesso p:r miv:rsam civitatem, & alia eti'arh facere & exercere , qua quilibet plebanus in ejus parochia facere tenetur : eppure tabula ita ca-nunt. 577) Al presbiterato di S. Cassiano li 2 Giugno 1511 fu eletto per saltum il Suddiacono con voti 4 favorevoli e uno contrario , avendone riportato il Diacono uno solo propizio. Si oppose egli a tal dazione fatta non gradatimi secondo le costituzioni Pa-