i<38 Libro Terzo. let ubi reclinet caput suum ; ed io non ni’ accorgo che desiderando così, vorrei introdur nei nostri Capitoli la Repubblica di Platone. 778 ) Mancando i benefiziati a questi dovercfei sovVeriimenti, nè potendo i Piovani e Prelati supplire a tutti i bisogni; furono istituite le Fraterne dei poveri, nell’ entrate delle quali posti i preventi di certi pii testatori , e delle volontarie Contribuzioni degli arrolati Confratelli, si potesse à’ meschini in qualche miglior modo sovvenire. Nella nostra Contrada fuvvi sempre il Procurator dei poverelli, e lo fu tra gli altri ancora il Saggio Sacerdote , come fu veduto . Ma la Confraternita non fu istituita con certo metodo, e sull’a-dierno piedej se non in quest’anno 172y, é approvata li 4 Maggio dalla Sanità, a cui la cirri dell’ Istituzione delle Fraterne era stata commessa dal Senato. Fu eretta sotto gli auspicj di S. Antonio . 779) Nel seguente anno 1726 costituivano il Capitolo nostro : Nicolo Rosèa, Piov. = Giovanni Terzi . — Giammaria Morati . = Pietro Campana. s Francesco dall’Olivo Diac. = Benedetto Durighello Sudd. Cat. Ili, 219. Si accettò la divozione dei 9 Martedì di S. Antonio . Il Durighello non era più Sudd. nel 1729, ma sibbene P. Antonio Feltrini, ibid. 191, del qual anno a dì 6 Aprile leggesi nella Matricola di S. Elisabetta la ricevuta fatta dal Piovano dell’Autentiche della sacra Spina, e di S. Anna, S. Roco, S. Carlo Borromeo, e S. Sebastiano. 780) Sebbene non vi fosse propriamente Fraterna in nostra Contrada primia del 1725, pure ave-