Capo VI. in tutte pieno jure & absque ulla contradiffione : seguita la sua morte si dividessero secando la, consuetudine , che era la controversa, o debbe intendersi, secondo il modo delle altre cere e obblazioni . In tal guisa sagacemente e gratificarono il Piovano , e assicurarono a sfe la porzione di quelle cere , onde presero due colombe a una fava . Locchè io non so commendare , perchè in tal guisa fiscarono il gfus, che aver potevano su quelle cere i vegnenti! Piovani. ■ 612) Il Patriarca Girolamo Qùerini nel 1530 aveva intimati due monitor) a’ Piovani , Curati , Cappellani &c. sotto il dì 24 Marzo . Nel primo ordinava , cheinter Misscpum soLmnia avvisassero i Parrocchiani di doversi confessare è comunicare in Pàsqua , locchè molti trascuravano . Nel secóndo ordinava , che notassero nel libro de’battezzati il nome del padre, madre e padrino. Sopra ciò evvi il seguente documento nel libro Mandator. Cur. Cajl. e appresso S. T. VI, 52. Die off avo menùs Apri-lis 1530. Cor am R:™ Tai* comparuermt RR. DD. Jacobus de Grossolariis S. Apollinans, Marcus Rbo-dinus S. Fantini , Johannss Trivisanus S. Cassiani , Aloysius Inaialis S. Vbaldi , & Vin:entius q:m Bar-tbolometi S. Job anni s Chrysoflomi Veneti pi eh ani, sus nominibus propri sr nec non nominibus omnium alio-rum DD. plebanorum Ecclesiarum c'vitatis Veneti , & inftiterunt , & p:tierunt diffum ipsum R:m D. cPatr.am suspendi censuras ecclesiaflicas contentas in duobus monitoriis sive mandatis &c. usque pofl offa-vam Tascbid, & hoc ad fin?m & effettuiti, ut pos-sint & valeant insimul convenire & consu'ere. An-|§ui il Prelato, il quale per ciò mostra, che non era