10 Libro Terzo. X. Vitto* . 1347. 436) Nel 1347 il sopramenzionato P. Giovanni Oliva lasciò suoi commessarii ^irchipresbyter & Decani mete Congregationis, una cum presbytero Vittore plebano S. Cassiani . Così trovasi in una nota nel nostro Archivio. Egli è pure nominato nei Rogiti di P. Donato de’ Gibellinj Piovano di S, Agata appresso il Corn. II, 396. Di lui niente di più sap-* piamo. Ed io ben crpdo, che egli non fosse prete della nostra Chiesa, non vedendosi egli annoverata tra Capitolari nei frammenti di sopra allegati , e quelli che vi si nominano non meritavano la ple-banìa . Vedi nell’ Ind. ; piov. di quest? nome e tempi. 437) E’ credibile, che sia morto di pestilenza, la quale dopo gravissima carestia, e dopo quel formidabile terremoto del dì 25 Gennaro , così spietatamente infuriò , che morirono due terzi dell$ Città, e altri fuggirono , oltre essersi estinte 50 nobili famiglie, delle quali scrivono che morissero 959 individui : cosicché secondo alcuni , di 1250 persone del gran Consiglio ne restarono appena in città 290. In una esatta Cronaca di famiglie , nel Dandolo si dice , che il terremoto si fece sentire per 15 giorni, ora poco ora molto : che tutte le incinte abortirono i che alcune campane in S. Marco sonarono di per se; che questa pestilenza, descritta dal Boccacci, durò dal Marzo fino al Maggio • che si mandavano le piate per i cabali gridando , Chi ha morti irr-easa : che gli ammorbati non vivevano più di 6% ore; che piene le chiese, cimi-