C A PO VI. J23 . che ivi più non può leggersi si trova nella raccolta sullaudata del Palfer, e nella nota di Chie-sa, così; Gaspar Blancus hujus Templi plebanus , & Vene-tiarum Canonicus , viverli sibi hoc cinerum monu.-mentim usque ad novissimum diem posuit. Non sappiamo chi ne sia l’autore . Secondo la Nota di Chiesa seguita pure dal Cornato e dal Planco, lasciò egli di vivere nel 1561, 19 Maggio. Ma lo Scompariti e il Planco notano, che gli fu dato successore soltanto alli 9 Giugno . Nella Nota pure e nel Planco si trova, che fu eletto li 15 Luglio 1545, e che governò la Chiesa anni 15, mesi 10, giorni 9. Ma dalli 15 Luglio 1545 alli 19 Maggio 1562, non vi sono che anni 15 , mesi io, e giorni 4, con rigore calcolando i tempi. 633) Ma ciò che importa massimamente, ed è osservabilissimo in quella Nota, egli è il gran Panegirico che fassi a questo Piovano in tre sole parole dicendo .* Hic obiit virgo. Non è per questo, che si debba presumere sinistramente de’ suoi antecessori : e la degna commendazione fatta dal Patriarca quando fu eletto , e gli encomj scritti nel suo Epitafio quando fu sepolto Giovanni Trivisano , non permettono alcun tristo sospetto di quel suo antecessore tra gli altri . , Riguarda dunque quell’epifonema la massa generale del nostro Clero in quel secolo . Erano tali quei tempi, che se tro-vavasi un Sacerdote continente, procul & de ulti-mis finibus pretium ejus. Di ciò ne fanno larga testimonianza e le Storie, e i Decreti, e i Canoni, e con nostro rossore ciò pure vedremo poco stante fra noi nella Visita Apostolica. $4)