c a p o vr. ìoi quale furonvi in diversi tempi XVII Piovani Ve-|neti . Sebbene però il nostro Trivisan non fosse *nobile, non era probabilmente nemmeno di vile e dozzinale famiglia, ma onesta , come lo dimostra a dovizia la sua buona educazione. 590) Consta dal suoEpitafio, che egli era Canonico di Coion nel Peloponneso o Morea , città pdsta nella provincia di Belvedere , e presaci da •Bajazette secondo. Fu egli pur Arciprete della Congregazione de’ SS. Ermagora e Fortunato, nella serie de’qiiali viene posto dal Corner nelxyio, io Ottobre. Decad. VI, pag. XVIII, Congr. pag. 31. 591) Oltre il Canonicato e Arcipretato suo * nella nota dì Chiesa registrasi, che esso negli anni 1510, 151Ó, 152.1 , e 1514, era Piovano in S. Ubaldo o Agata. D’onde sia stata presa forse quella nota, che per essere così circonstanziata dovrebbe certamente non mancare di legittimo fondamento, altrove per me conghietturando fu indicato. Nel Corti. II, 386, all’anno 1508, sì dice; jiloysius fatalis Tlebanus SS. Ubaldi & ^iga-tba:. Transiti ad pkbanatum S. ^Augujlini . Ex rog. ipsius. Cui esso dà successore nel 15 30 Alvise Negro. E nella serie dei Piovani di S. Agostino scrive: 1530. Moysius Tstatalis V^ot. prius plebanus S. Vbaldi. In tal guisa P. Alvise Natali o di Natale sarebbe stato Piovano di S. Ubaldo dal 1508 fino al 1530, secondo il Corner. E veramente in una Carta del 1525, 31 Luglio , esistente nel Lib. D. Inflrum. Cur. Caft. pag. 27, si ritrova , Moysius ^{ata'is plebanus S. ubaldi , che pur è messo secondo Prete in S. Cassiano come apparirà. Questi È quel P. Alvise di Natale, che ebbe dissìdio col G 3 Pio-