Capo III. $ 5 |Sondo .... i» fa/ f aso siamo contenti, cta li T. T. del Monvento fàcino provisione d’un Frate, in quel me-memo modo provedono sotto il portico del ‘Palazzo loflro di S. Marco . Vieta ancora quella Termina-Stione , che In tempo di predica niuno monti in banco per cantare , o far altro atto , che pos** disturbare. Appar che molte curiosità ricaviamo da questo monumento. • 141) S’osservi finalmente , che quando v’era un Pulpito solo, tutto da fesso facevasi , come si legge espressamente nella Cronaca di S. Salvatore ; Tulpitum super quo legitur Epiftola & Evange-ltUiii , & etiam pradicatur , pag. j 7. I 142) L’appellazione diPergolo sipsantenneassai tardi presso noi . Appar da ciò ché diremo in S-Cassiano , e da quanto scrive un vecchio Cronista , che cioè il D. Francesco Foscari eletto 1 j Aprile 1425, fu pubblicato la mattina dei 16 sopra, il Tergalo della Chiesa di S. Marco , dove si suole iAfiftrar il Sangue Miracoloso . Altro più vecchio scrive , che nel 1172, eletto Sebaflian Ziani, fu portato per piazza in un Tergalo , e fu il primo , che gettasse danari al popolo . In questo senso il nome Tergalo degenerò in quello di Tozzo forse anche per avere la similitudine de’ ballato; , che diconsi pozioli. §. X: Cimiterj ,• e Sepolture. 1 *43 ) Tutte le nostre Chiese dacché divennero Parrocchiali avevano anticamente intorno a se il pro- C 2 prio