iiz Libro Secondo. rono prima in plebi , e poi ancora in Parrocchie propriamente tali. 282) Trovansi variamente appellate tra noi. Di-cevansi alcuna volta Terra . Vedesi ciò di sopra (I, 157. b), e nel 1197, Matteo Calbani da S. Silvestro nel suo testamento dice : Dedi Congrega tioni hujHs terra libras triginta : nume vero de super illas, dimitto Congregationibus &c. Congregazione bujus terra contrapposta alle Congregationibus ci Fa sentire, che egli parlava di quella di S. Silvestro, contrada per ciò da lui appellata Terra. Sembra ancora che si dicessero Territorinm , come appar dal numero qui citato. 283) Il nomeConfinium era frequentissimo anticamente , come pure quello di Vicini e Conviciniy nè occorre citar passi per confermazione. Basti solamente osservare } che prendevasi ancora per un’isola intiera o eziandio un Sestiere , come quando dicesi, che S. Chiara era in Confìnio S. Crucis. Corn. VI, 140. Anzi non mancano esempi, 1 quali ci mostrano , che quel vocabolo era usurpato per indicare tutta la Città : ‘Per tutta la Convicinanza di questa benedetta citade. Corn. IV, if. 284) Se poi ancora in Venezia le Vicinie, o almeno le Chiese loro, le quali aveano più ministri, si nominassero Tituli, non sembra improbabile , anzi molto verisimile da ciò che diremo parlando dei Titolati. Ora basti notare, che il Doge Memo nella sua donazione fatta a Gio. Mauroce-no dice: Ecclesia B. Giorgii Martiris que semper fuit Capella beati Marcì, titulus, jus scilicet nostri ^alatii. I nomi poi di 7Hebs, Ecclesia, Tarocbia ire. sono così triti nelle nostre Bolle, Decreti e Mo-