Capo IX. 263 Sinodo approvata, è 'venuto alla totale inabilitazione di essi Tiovani alle dette Confessioni, senza alcuna previa dichiarazione fatta nè innanzi nè dopo , tuttoché li sia stato ricercato dal Clero . Le quali tutte cose a tosi grave pregiudizio di esso Clero pare , che di ragione far non si dovevano : Primo. Ter essere la cura della Città delli Tiovani , a' quali per conseguente s’appartiene quella dei Monafterj. 1. Per la generai consuetudine, non essendo mai flato in alcuna Dioccse a’ Curati proibita la Confessione delle Monache nella città. 3. Per l'inmemorabile particolare consuetudine non mai interrotta nella città di Venezia. 4. Ter la necessità e benefizio di essi Monafterj, a' quali si convengono uomini di matura età , di maggior esperienza e più sicuri, siccome sono essi Tiovani . Laonde ancora il Sacro Concilio di Trento ha ordinato conferme a santi Decreti , che l' Ordinario nella vìsita de' Monafterj non entri nella Clausura. , se non in caso di necessità, e dà più vecchj accompagnato . Et sebbene la ragione , & una così lunga consuetudine di quella Città di mille e più anni è ba-fìante a conservare essi Piovani nel loro pacifico possesso in dette Confessioni, e sarebbe carico di esso R'm; Patriarca a dirnoflrare gli inconvenienti in esse lettere espressi; nondimeno per maggior certezza della verità, dice esso Clero , che in fatto non si verificano le cause in esse lettere espresse. Perciocché prima punto non ofta il numero de’ parrocchiani , essendo la verità, che i parrocchiani per /’ ordinario si confessano dai Regolari. R 4 Ed