Capò X. 297 terminato da nostro Signore dopo tariti giorni, sìa da’Greci osservato. Erasi da alcuni introdotto il 9, perchè dopo 7 giorni nell’ ottavo presso i Romani si esponeva il Cadavere, che poi nel nono si bruciava . Abbiamo dalla Novella 115, cap. 5, di Giustiniano , che alcuni Cristiani altresì avevano quel costume introdotto del nono giorno j ma S. Agostino nella Questione 172 in Exod. lo riprovò: Mibi videntur ab hac consuetudine prohibendi si qui Cbriftianorum iflum in mortuis suis numerum ser-vant, qui magis est in gentilium consuetudine. 544) Nè il nono , nè il quarantesimo giorno ho io trovato unquemai di osservazione per i Morti tra Veneti. Ma sibbene erasi introdotto fra essi > non \so se per pietà o pompa , il giorno sessantesimo dopo la morte. Può essere, che il zelo degli Ecclesiastici abbia ciò suggerito alla semplicità de’nostri Maggiori. Checché ne sia, alcuni celebravano la Messa pei defonti non solo nel trentesimo , ma nel sessantesimo eziandio : e Loredana Raimondo nel suo testamento 1491 , nel nostro Catastico I, 187, ordina la Messa per l’anima sua in diem trigesimum & sexagcsintim. 545 ) Altri più devoti e forse più doviziosi , non si contentavano di quei giorni solitarj, volevano che per 30 o 60 continui si celebrasse per essi la Messa : e quelle diceVansi di S. Gregorio , che erano appunto 30, queste forse per pareggiar il numero, erano <5o, e dicevansi della Madonna * Erano i nostri antichi assai divoti della B. V. e questa divozione senza dubbio suggerì loro di e-leggere le Messe della Madonna onde compiere quel icato numero delle Gregoriane . Ancora nel Sec.