Capo IV. 107 prò Ori. S. Bened. Seti, IV, cap. 1 , le cerimonia d’una formai processione , che fa ce va si nella Domenica delle Palme, e nella quale il Sacramento portavasi chiuso in una barra o Cataletto: Exeant sacerdotes albis induti, qui portent faretrum in quo Corpus cbristi debet esse reconditum, e quella processione sembra anche di data più antica. Vegga-^ si il Martene e Chardon. Sicché 1’ uso del feretro non era singolare del nostro paese . 270) Nel principio del Sec. XVII eravi nel-?a nostra Sagristia yn Tabernacolo di nogbera., cioè di noce per la Settimana Santa, come appar dalla Visita fatta dal Prelato. Ciò mostra, che dal tempo immemorabile fu costume appresso noi custodire in Sagristia il Sacramento nel triduo della morte. A nostri tempi dopo la processione della sera, tutto si trasporta nel sepolcro, da dove converrebbe prenderlo all' occasione del Viatico di qualche infermo, 271) Insorte alcune differenze all’occasion di tal processione, nell’Aprii del 1695* il C. X. decre-» to, Che nelle processioni del Giovedì e Venerdì santo il Cristo e l’ Ombrella si portino solo da Sacerdoti. Nel 1706, 19 Febraro, inPregadi si decretò per C ività del Friuli , che rimosso l’abuso di metter il Venerdì S. la Croce nell' intimo del Coro, si metta a piedi della Scala, che adorino prima il Celebrante, poi il Rappresentante, poi i Canonici, indi i Troveditori della Città, come si usa nell' altre Città dello Stato . Abbiamo qui recato questo decreto pet l’occasione di parlare del Venerdì Santo. Parecchi poi sono i decreti , che prescrivono l’ore nelle quali le processioni di quel giorno debbono