66 Libro Secondo. pubblica o privata, eccettuati i casi di fuoco, mezza notte , e altre ore consuete pei divini Offizj. line! 1^7° ? 4 Decembre r Le TS^ovene e altre funzioni non principino prima , nè finiscano dopo del Sole. Sarebbe troppo prolissa cosa portare altri simili decreti. ; 190) Di sopra, al num. 150, si vede che fino dalla metà del Sec. XV, per mandamento del Principe si dovettero rovinare, o chiudere alcuni Portici delle Chiese all’ore 24. Ciò mostra; che fino da quel tempo, e forse ancora molto prima erasi introdotto di non più tener aperte le Chiese di notte . Ma e la prescrizione del Sacerdotale stampato alla metà del Sec. XVI, e i decréti Patriarcali mostrano, che tuttavia la notte si diceva il Mattutino ih tutto l’anno, e scilo in alcune Chiese forse nelle solennità ; locchè fu motivo di vietar nel Sec. XVI il tener aperte le Chiese nelle solennità . Ma certamente il dovere di tèrter chiuse di notte le Chiese tòlse ogni rossore ai nostri Capitoli di trascurar l’obbligo e di recitar in Chiesa il divino Officio, e di risiedere nelle Case dèi loro Titoli, e di sottrarsi a poco a poco dall’ assistenza della Cura dell’animè, 191) Bisogna dire che molto cattivi costumi vi fossero nella nostra città nei sec. XV, e XVI, se furono necessitati Principe e Prelati a far chiudere per fino le Chiese alle Ore 24. E non solamente si procurò di divertire i mali enormi che si commettevano nelle tenebre notturne, facendo chiuder le Chiese all’ore 24, ma eziandio nel J 5 5 3 , Marc-’Antonio Trivisan Doge nuovo procura , che per decreto del C. A. siano vietate le fefle 3 bai-