Capo Vili. 137 | attualmente nella Chiesa , ma in verità fu i'ntro-[ dotto suonarla per convocare i Parrocchiani , il H perchè non è inverisimile credere, che anticamente fosse alquanto maggiore, onde poter èssere intesa dai circonvicini , che potevano poi avvertire gli altri , 8. Della Limosina., 0 Stipendio. 461) Niente di stabile s’incontra nell’antichità circa lo stipendio dato a’ Sacerdoti "celebranti, aulì trovansi assai varie e curiose disposizioni dfe’ ’Gestatori. Nei 1345, P. Bortolamio Piovano di S. Giacomo in Luprio lasciò soliti 50 di danari di 'Venezia a piccoli per Messe 100, zoè denari 6 de piccoli di esse Messe . Nel 1448, 17 Ottobre, sì 'lasciò al Piovan di S. Canciano un Ducato per le 30 Mcsfe di S. Gregorio, e due al Capitolo per le 60 della Madonna. Nel 1363 già Marco Capello aveva lasciati piccoli 24 per ogni Messa. Queste così piccole obblazioni non erano praticate soltanto in Venezia , ma si vedono in uso per tutta l’Italia . Così in Reggio appresso il Carli si trova nel 1342» lire 11, 10 parvorum prò mille Missis can-tandis , cioè 4 al soldo : non è però necessario in- * tendere un canto propriamente detto, ma solo una ; lezione a voce chiara e intelligibile ( II , 26 z.). j Nel 1361 si lasciano L. 16, 13, 4 ^ prò mille Missis , che sarebbe allo incirca 3 al soldo. E nel 1491 si lasciano L. 1 , 10 per le 30 Messe di S. Gregorio, cioè una al soldo. Vedesi come crescendo gli anni diminuivasi l’estimazione del- lo stipendio, forse Sminuendosi l’intrinseco delle mo-