Capo X, 335 materia I t>. Girardo Testa Cappellano e Nunzio di Sua S:a R:" in Avignone aveva ottenuto dal Papa , che la causa fosse delegata dal Car. Mo-■i fínense all’Albanense non ostante l’editto . Égli j ebbe ancora facoltà di poter trattar composizione. 607) Come il Cardinale ebbe la commissione a se mandata , fece intendere l’ordine del Pontefice alla Veneta Signoria , la quale rispose , che gli piacesse determinar il tempo e il luogo dove s’avesse a mandare il Commesso, 11 quale sarebbesi postoci cammino come da lui fosse ordinato. Fu 1 dunque spedito Pietro Polani al Card. Àlbanense. ■ Egli all’occasione erasi» doluto , che fosse lecito abitar in Venezia a Í). Francesco de’ Ordelafi contumace di S. Chiesa, e dimandava che venisse licenziato. Gli fu risposto , che a tutto il mondo era npfa la Veneta libertà : e fu avvertito il Bo-ninccfhtro perchè informasse della cosa il Pontefice, e (he non potevasi licenziarlo senza infamia del Ve-péto nome : che abitava in Chiozza per la sua angusta condizione, e per viver quieto : che se avesse tentata cosa alcuna contro la Chiesa, non avrebbe inimici maggiori dei Veneziani.