aro Libro Secondo. Nel 1482 I-ett. Dom. F. Era dunque il dì 3' Marzo Domenica. 416) Vedremo poi al proprio luogo, che i nostri Sacerdoti titolati non dicevano là Messa ogni giorno, come oggidì' si usa : anzi nemmeno i Piovani cotidianamente la dicevano. Ricaviamo ciò da un Monumento del 1392. nel Coletti, ove il Guardiano della Scuola grande di S. Marco dice a P. Fantino Alberegno Piovano di S. Moisè di certa reliquia delia Veste inconsutile del Salvatore : Me-lius & dignius cerncbamus ipsam apud nos -esse , qui sumus ultra, numerum sexcentortm, quam apud vos unicum Sacerdotcm, qui Corpus illius qui dittarti vestcm posscdit quasi quotidie consecratis. Come suole usarsi in simile cose , avrà quel Guardiano con amplificazione detto , che il Piovano unico consecrava il Corpo di nostro Signore : pur tuttavìa dice quasi quotidie, locchè mi fa sospettare , che in fatti di rado quel Piovano dicesse la Messa. Anzi io credo lo stesso di tutti gli altri, i quali avendo collegio, il dir la Messa lo lasciavano ai Preti Titolati. z. Messe negli Or a t or) Domestici. 427) Io ben mi credo , che dal costume di guardar in casa le donzelle nubili sia derivato quell’altro amplissimo costume in Venezia di conceder senza ritegno la facoltà di udire la Messa negli Oratorj domestici. Dicevansi quegli altari "Portatili, Corn. XIII, 314, ma sembra, che così s’appellassero tutti quelli nei quali o di rado , o in private stanze si diceva la Messa. E vedonsi co-