Capo VII. 187 Il Sagomino nota adbuc confirmatione carentem, il perchè certamente ciò ne fa intendere , che era insolita cosa, che quel bambino essendo già battezzato, non fosse per anco Crismato. 388) Nel 121 <5 era uso , che nell' Ottava di Pasquaf il Vescovo di Torcello portavasi nelle Chiese di sua Diocesi ad Confirmationem faciendum . Corn. XVI, 101. Questa pratica non sarà stata diversa fra noi, come Ognuno può vedere. Nell’Ughel-li si trova il Compendio del Concilio tenuto in S. Marco dal Patriarca Gradense Orso Orseolo 1’ anno 1040. Tra l’altre cose ,vi si legge: Monia-lium Consecrationes non fiant nisi in albis Pascba-libus, & Epiphania, & in festis Apostolorum . Item ut Chrisma , & Corpus Domini &c. Ma il Dolfin nella sua Cronaca riputatissima rapporta così : Che le consecrazion de Monache non se faze-no excepto nell' albo de Vasqua , Empipbania, e velie feste delli Apostoli ; quello medesimo el ere— semar . El Corpo de Cristo &c. Bisogna, che il Dolfin abbia letto diversamente nel suo Codice , e nel vero con conformità all’ altre Chiese del Patriarcato. Ciò ne fa conoscere l’uso antico di dar la Cresima in giorni solennissimi. tto il titolo di questo Sacramento molte cose ci occorrerà di trattare, che qui in separati paragrafi esporremo per evidenza maggiore. CAPO Vili. Dell' Eucaristia. §. I.