Capo Vili. 209 ferire, che tutte l’Isolette della Matittima Venezia fossero senza Chiese nelle quali Messa si celebrasse eziandio nel Secolo V. E’facile poi osservare, che oltre S. Giacomo in Rialto , e SS. Sergio e Bacco in Olivolo, e quelle Chiese che si voglio-no edificate per le visioni di S. Magno, non fora agevole ritrovare altre Chiese in Venezia edificate prima del Sec. Vili. 424) Comunque sia, ben presto si moltiplicarono tra n»i le Chiese : e sebbene non sia mica cre-dibilè che tosto in tutte si celebrasse la Messa ieziaudio per la pochezza de’ Sacerdoti , nientedi-inanco la Messa ben presto si celebrò in ogni Chiesa per la pietà de’ nostri Maggiori. 425) Abbiamo veduto , che le donzelle nubili ¡di condizione (II, 411.) non uscivano diCasa se non appena due volte all’ anno. Egli è ben credibile , che non potendo tutte le persone di condizione far celebrare la Messa nei domestici Oratori > parecchie donzelle non potendo per 1’ uso intervenire alla Chiesa, con altri atti di pietà supplissero alla Messa . Sembrami che uno strano avvenimento abbia dato origine a quel così circospetto costume , o almeno abbialo maggiormente stabilito. Leggesi nella Cronaca autografa di Mali; rin Sanudo , che nel 1482, 3 Marzo, al trageto i vecchio di S. Thomado fo rapido la fìa di Zuan di Riviera donzella che andava a Messa con la Madre , per Francesco Zacato di Sier Tallo, qual era travestido : fo ajferada e messa in barca per forza, e menata via. Parse tal cossa di novo a tutti , adeo per gli avogadori di comun fo posto in bando di terre, e luoghi con taja L. 3000 vivo 0 morto. Tom. III. O * Nel ai k