ziz Libro Secondo. re Apostoliche si leggono nel citato luogo nel Corner. 4?o) Qual principio indotto abbia il Patriarca a vietare le Messe negli Oratorj privati, a me non consta: forse fu l’autorità del Concilio di Trento così da parecchi interpretato. Ciò consta , che una così estesa quantità d’ Oratorj domestici snerva la pietà e disciplina Ecclesiastica , mentre si nutve la socordi^ di molti, si dicono spesso le Messe indecentemente e all’ estremo tardi, le Chiese restano spopolate, e sovente ancora prive di Messe per comodo della povera gente . Quindi restituita appena la pace alla Chiesa, tosto i Concilj ebbero attenzione , che la necessità passata, la quale obbligava i Fedeli a’ tempi de’ tiranni a celebrare ovunque potevano le Sinassi, non passasse poi in costume per la mollezza degli uomini, e le Chiese-venis-' sero abbandonate dalle persone cospicue con cattivo esempio degli altri, e con danno ancora dei Mi-? nistri, e dei poveri, a’quali in tal modo le obbLv zioni mancavano. Laonde furono vietate le Messe nelle case dal Concilio di Laodicea nel 365 , di Epaona nel 517 , d’ Acquisgrana nell’ 8i di Pari* gì nell’ 829, e da altri ancora. Non debbe intendersi per questo, che con sobria parsimonia non sia equo conceder a persone di. nobil carattere li iacoltà degli Oratorj domestici nella presente dU 6ciplina : sarebbe desiderabile soltanto maggiore ri^ strettezza negli indulti, e che i privilegiati medesimi o aventi facoltà, si ricordassero più spesso, che le Sinassi delle Parrocchie non sono soltanto per i Cristiani poveri e di bassa condizione, e che i miserabili hanno bisogno di venir suffragati dalle loro obblayoni, 4S1?