164 Libro Secondo. volta, e i proventi siano di S. Salvatore. Da questo pontifizio documento ricaviamo , che fino da quell’anno 1183 il Battesimo non più facevasialla Cattedrale o Matrici : e sebbene si potesse celebrare in altra Chiesa, pur ciò farsi doveva senza pregiudizio della parrocchia. E quindi rileviamo , che le Matrici abbiano ceduto assolutamente alle filiali i^gius di battezzare salvo il tempo della mezza-quadragesima , e che senza lesione juflitia Ecclesictrum, fuori di quel tempo non possono battezzar le matrici ritenendosi l’offerte. E nel vero , se altramente fosse , non si sarebbero aggravate per la facoltà di battezzare nella mezza quadragesima fino all’ ottava di Pasqua : e facilmente io credo ciò essersi stabilito per Sinodo nazionale, così usandosi anche nelle Contrade. Altrove faremo altro uso di questo monumento. Osservisi però , che la Sposa fu sempre tra noi prima nella considerazione del Matrimonio , onde poi nacque la consuetudine di attendere al Parroco della Sposa. -352) Quali fossero un tempo i doveri delle Filiali verso la Matrice, rilevasi da una Cam del 1172, appartenente al dissidio tra S. Maria di Murano e S. Stefano Filiale. Corri. XVI, 93. Tra le molte cose appartiene al Battesimo quest’ attestato : In Dominica quoque quadragesime vidit tam Vi-carium quam ejus Clericos venire ad S. Mariam ai Missam majorem. Et vidit etiam parvulos tam Et' clesie S. Stepbani quam & aliarum Ecclesiarum de predittis Muria.no venire ad Ecclesiam S. Maria , & ibi eis fieri scrutinium a Clericis S. Maria tantum , Et vidit quod mulieres quc parvulos defere■>