9© L ? b n d Secondo. Bondimerio. Supplivano quelle lezioni alla negligenza de’ Parrochi, i quali non solevano predicare. Communa cosa fosse lo abbiamo detto di sopra' (n. 229.), e Può vedersi Confi. &Trivil. de ce-lebr. Miss. Cap. 1, nella raccolta de’ nostri Sinodi, ove ancora si legge pag. 14: fiora canonica, affidimi B. Marini & Defunclorum dicantur non a sin-gulis, vel in Sacrario, vel eundo, sei in Cboro co-mnniter . Rationale e Computus fu detto altresì al p. 229 cosa fossero, §. IV. Suppellettili Sacre. 236) Abbiamo nell’Ughelli V, noi, un antico Monumento dal Cod. del Trevisano , in cui Fortunato Patriarca Gradense eletto a quella Sede circa 1’ 803 scrive d’aver donato alla sua Chiesa alcune suppellettili. Di sopra al a. 132, 136, ne rapportammo alcune; qui per illustrazione di questa materia rapporteremo l’altre , giacché a noi apparteneva quel Patriarcato. Cortina . Non solamente indicano gli usciali o portiere , cioè quelle tende che si tengono alle porte , ma quegli arazzi ancora , co’ quali si coprono le pareti, chiamati tra noi damaschi , strati , schernii, spalare &c. e nelle solennità servono d’ornamento. spesso avevano ricamate, tessute o dipinte figure e storie , e allora propriamente dicevansi Hifìorialia , come sono i nostri tapeti 0 arazzi. f Regia . Sono le porte maggiori delle Chiese ? dette