Capo IX. 273 versus Momjìerii S. Job: de Torcetto , consentiente mihi domina mea amabili Heluo abbatissa. 3. Esame de'Confessori. 513) Dacché moltipllcarono i Sacerdoti usarono saviamente i Vescovi di non commetter indifferentemente a tutti l’udir le Confessioni, ma vollero previo l’esame assicurarsi della loro idoneità. Sappiamo da Reginone Lib. I, pag. 30, che fin dal Secolo nono era costume d’interrogare i Sacerdoti Ìche volevansi sciegliere per intender le Confessioni, Si babent 'Panitene¿ale. I Greci sogliono appellar il loro Confessore Tneumaticòs, cioè ‘Padre spirituale , come pure noi lo diciamo : e nel Testamento del Doge Michiel Morosini 1382, 2 Ottobre : Lasso al mio parens de penitentia frar Jaco-rno Rosso ducati 20 or , el qual sia tegnudo dir tutto el Salterio tre volte per anema mia. MS. Sva;. 1348, pag. 9. Ciò stesso fa vedere quanta circospezione debba usarsi e nel promovere e nel e-leggersi i Confessori. 514) I nostri Titolati furono istituiti per assistere eziandio i Piovani nella Cura . Quest’ è cosa di fatto che vedremo nel proprio luogo. Sempre • t* * • \ ti • 1 «v te l’ignoranza, la soccordia, 1 man costumi e altre cause fecero, che non permettevasi più indifferentemente a’Preti Titolati il Confessare. Nelle Costituzioni Sinodali antiche raccolte dal Patriarca Gio: Trevisan, nulla si legge circa gli esami de’ Confessori. Il primo, che io mi sappia , il quale con Smodai Sanzione vietasse a tutti non Tom. III. S Par- quindi si ricercò l’idoneità