Capo X. 309 eletto Vescovo nel 1184, sebbene il Coletti dica del 1x83. Tutti però concorrono nell’appellarlo plebanùm S. Silvestri. Ma convien dire , che egli lasciasse quella pieve nel 1182 al più tardi , giacché nel Decembre di quell’anno DomenicoMinot-to come piovano di S. Silvestro promette soggezione a Enrico Dandolo Patriarca Gradense, Corn. Ili, 77, e già a dì 14 Aprile era egli stato investito di quella vPiovania . ibid. Allo stesso Domenico poi Marco Nicola nel 1184 concede porzione delle Decime. ibid. 78. Ebbe Marco appena promosso alla Sede Olivolense alcune controver sie col suo Clero circa le Decime , che furo-■no felicemente terminate da Girardo Pomedella Vescovo , e da Vitaliano Arcidiacono di Padoa . Corri. II, 304. « 568) Fu Marco Nicola assai indulgente per la sua Chiesa di S. Silvestro , e appena promosso alla Sede Episcopale così parla al Minotto : Licet a D. Tapa Ì4l ex andrò beata memoria Castellana Ecclesia indultum sit, ut tres partes videlicet de pa-rochiis Ecclesiarum suarum percipiat , specialis de-votionis tua ac reverentia prorogativi, quarti circa eamdem Ecclesiam exhibes, quartini partem tibi de proventibus decimationum, qui de parocbia tua provenire splent , integrarti & illibatam concedimi, eamque tibi & successorihus tuis liceat, servato jure C afte liana Ecclesia, quod inferius habetur , percipe-re , & inter Clericos tuos , prout meritum illorum agnoveris, fideliter dispensare. De parte autem pau-perum medietatem tibi & successorihus tuis inter pauperes parocbia tua consilio fratrurn tmrum divi-dendam relinquimus, Alterarti vero medietatem prò- V 3 pter